Valle del Nera

Porta 367 abitanti su una collina in aperura della Valnerina ad un’altitudine di 333 m s.l.m..E’ inserito tra i borghi piu’ belli d’italia ed e’ BANDIERA ARANCIONE del touring club ITALIANO, comune amico delle API e CITTA’ DEL TARTUFO. Testimonianze archeologiche avvalorano la tesi dell’esistenza di remoti insediamenti riconducibili alle popolazioni Autoctone di questa Valle gia’ nel VIII secolo a.C.

Nel periodo compreso tra il IV e il II secolo A.C. inizio’ l’epoca storica della Valdinarco e la successiva romanizzazione testimoniata da ritrovamenti archeologici.A partire dal 1177 Vallo DI NERA divenne Feudo del duca GERMANICO DI SPOLETO CORRADO DI HURSLIGEN e nel 1217 JACOPO CAPOCCI concesse formalmente agli abitanti di Vallo di Nera il possesso del colle di Flezano e il diritto di erigervi un castello, in cambio di protezione e difesa da parte di SPOLETO.
Ma Vallo di Nera, per la sua caratteristica d’importante punto strategico di controllo della strada, fu aspramente conteso tra lo stato della chiesa e Spoleto che, nel XIII secolo, riusci’ a conquistarlo.Nel 1860 fu costituito comune ed annesso al Regno d’Italia.Vallo di Nera e’ interamente cinto da mura e da torri e conserva intatta la sua struttura urbanistica medievale, con stretti vicoli sormontati da archi.Si ricordano la chiesa francescana di Santa Maria che contiene affreschi di scuola giottesca tra cui la celebre “Processione dei Bianchi”dipinta da Cola di Pietro da Camerino nel 1401, ed altre interessanti chiesine interessanti e ricche di storia.Sono inoltre, visibili due pregevoli torri colombaie che si trovano nel cinquecentesco Borgo dei Casali.Un circuito trekking interno al centro storico propone la visita agli antichi forni a legna e un tour delle fonti storiche.

Nel Palazzetto di Portella, una delle due porte d’ingresso al paese-castello, si puo’ visitare la CASA DEI RACCONTI.Centro di documentazione e raccolta del patrimonio letterario orale.

E’ un posto dove il trekking va per la maggiore sia per i precorsi che per i paesaggi.

Ovviamente non manca la cucina tipica del posto, interessante il ristorante LA TAVERNA DEL BORDONE cucina rigorosamente casareccia.

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